Il Vietnam ti cambia, primo incontro con il paese che stuzzicava la nostra fantasia giovanile per i molti film di guerra in cui era protagonista: diario di viaggio Parte 1, preparativi e Nha Trang, Parte 2, Da Nang e Hoi An Parte 3, Ho Chi Minh ( Saigon).
In viaggio verso Da Nang
Mentre “smanettiamo” in rete per cercare il volo e l’hotel, ci rendiamo conto che usare “l’uccello d’acciaio” da Nha Trang a Da Nang non è così economico come appariva nelle ricerche di un paio di mesi fa (prenotare con largo anticipo conviene sempre).
Dopo attenta analisi decidiamo di viaggiare con le ferrovie di stato, giustificando le 8 ore da trascorrere sui vagoni
come un’esperienza da non perdere che ci permetterà di vedere l’interno del paese in modo romantico.
Molto gentilmente Mhin (la moglie dell’Injeggner) corre alla stazione dei treni e senza presentare i passaporti di tutti i passeggeri, come richiesto in Vietnam, riesce ad acquistare i biglietti per il treno Ho Chi Minh – Hanoi della mattina dopo.
Il Vietnam ti cambia, a mazzate
In reception prenotiamo il taxi per la mattina dopo alle ore 7,30, “anzi 7,20″ dice l’impiegata.
Perfettamente in orario scendiamo nella hall e vediamo la guardia che dorme sulla sedia e l’addetto alla reception che dorme sul divanetto, del taxi nemmeno l’ombra. Cerchiamo di svegliarli, ma solo la guardia reagisce e confuso inizia a girare in giro senza meta. Nulla da fare, l’altro non si sveglia e noi, abbastanza indispettiti, facciamo un poco di trambusto fin che Mhin scende con la bimba in braccio e cerca di svegliare il dormiente, prima con le buone, poi scrollandolo con forza. Niente, sembra morto, allorché inizia letteralmente a menarlo, non ci volevamo credere! Lei a mazzate e quello imperterrito a dormire, era ubriaco fradicio!
La guardia nel frattempo aveva chiamato la reception dell’hotel di fronte, che prontamente ha allertato un taxi che ci ha prelevato ed accompagnato alla stazione, ancora shoccati dall’esperienza mattutina saliamo sul treno che in circa 8 ore sarà a Da Nang.
Il Vietnam lungo le rotaie
Sinceramente non ci aspettavamo treni cosi puliti, ovviamente non nuovi, ma con tutte le comodità necessarie, prese elettriche per la ricarica dei dispositivi mobili, tv ed acqua calda.
500 km al costo di 16 Euro, abbiamo tutto il tempo per goderci il paesaggio.
Spesso lungo le carrozze passava il servizio che offriva, ovviamente a pagamento, caffè, bibite ecc.. Vi confessiamo che mi siamo gustati il viaggio.
Fra risaie, zone collinari, mare e paesini rurali, il treno prosegue lentamente e permette di rubare attimi di vita quotidiana degli abitanti di questo splendido paesaggio.
Passaggio a livello custodito, il treno passa e c’è chi segnala! Sicurezza garantita.
Difficile non pensare ai bombardamenti che hanno dovuto subire questi territori, poi ti immagini i Marines americani mentre a fatica e nel caldo impossibile avanzano fra le risaie.
Da Nang
Collocata sulla costa Da Nang è ormai di diritto la destinazione turistica più frequentata del Vietnam centrale, vicina a tre siti UNESCO, la città imperiale di Hue, l’antica città e la città santa di My Son.
Nelle vicinanze c’e’ anche la pittoresca cittadina di Hoi An.
Da Nang e’ attraversata dal fiume e con i suoi tre caratteristici ponti si estende fino al mare dove le bellissime spiagge di sabbia bianca iniziano ad essere una meta turistica in forte espansione.
Barche da pesca caratteristiche sulla spiaggia di Da Nang.
Il lungomare chilometrico.
Abbiamo deciso di stare i primi giorni in centro città per poi spostarci sul lungomare in modo da vivere le due facce di Da Nang, il centro e’ molto vivo con ristoranti e bar dove, alla sera, si gode la passeggiata sul fiume.
Gruppi di vietnamiti che giocano sul lungo fiume.
I molti ristoranti che troverete vicino alla spiaggia offrono pesce fresco in quantità industriali.
Le alture sopra Da Nang
“Il 9 febbraio 1965, dopo una serie ripetuta di attacchi Vietcong alla base aerea di Da Nang, dalla quale decollavano i cacciabombardieri dell’USAF, fu impiegata la prima batteria di missili direttamente gestita da militari americani pronti al combattimento.
Si stabilirono su un’altura sopra l’aeroporto, chiamata in codice “Hill 327“. Nelle settimane successive cominciò l’impiego di reparti dei Marines, sbarcati in forze l’8 marzo 1965. Per gli americani comincia la guerra più difficile dal secondo conflitto mondiale, contro un nemico determinato e spesso invisibile.” ( tratto da Panorama.it)
In direzione di Hoi An ci fermiamo a visitare questo caratteristico posto formato da formazioni rocciose dove forte è la presenza di laboratori che lavorano il marmo e pietre trasformandolo in bellissimi monili e statue; il percorso turistico ci porta in alto alla scoperta di caverne dal sapore mistico, notevole è la cattedrale sotterranea in cui la luce del giorno filtra dalla sommità, formando fasci che come spade penetrano la roccia. Si dice che da qui iniziarono gli attacchi Vietcong all’aeroporto militare americano costringendo gli USA a sbarcare Marines a sua difesa.
Molti turisti soprattutto cinesi ci accompagnano lungo il percorso, il loro vociare isterico ci infastidisce al punto che anche noi iniziamo ad urlare cose che avremmo potuto dire con un tono normale. Le nostre voci sono talmente forti che immediatamente si zittiscono tutti e ci guardano come se fossimo pazzi…..noi continuiamo imperterriti, chissà se capiranno…. si, “Il Vietnam ti sta cambiando!”.
Dalla sommità si gode di una gran bella vista sulla costa.
Hoi An
Eccoci nella caratteristica cittadina portuale conosciuta già nel cinquecento dai commercianti portoghesi.
Consigliamo di visitare questo meraviglioso borgo dove il tempo sembra si sia fermato, quando il sole tramonta il tutto si colora di magia; abbiamo deciso di non mettere immagini per lasciare a voi la sorpresa.
Prossima tappa Ho Chi Mhin (Saigon)
Clicca QUI per la prima parte.
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