Per questo breve ritiro con la famiglia abbiamo scelto un piccolo tempio della foresta in provincia di Chiang Rai. Il tempio è lontano dalla strada principale e dal paese; per raggiungerlo si percorre una strada molto panoramica tra campi coltivati e montagne all’orizzonte.
Arriviamo al piccolo tempio della foresta che è immerso nel verde e si estende sulla vicina collina. Dopo le presentazioni con l’abate ci viene chiesto a quanti sin – precetti buddhisti – ci atterremo. Mia moglie sceglie di aderire agli otto precetti, i bambini e io solo ai cinque. La differenza sostanziale è che aderendo ai cinque precetti si può mangiare anche dopo mezzogiorno.
Ci viene poi assegnato un piccolo bungalow in legno, molto spartano ma pulito e carino. I bagni sono in comune, nuovi e in ottime condizioni.
Al tempio non c’è elettricità, e prima di iniziare la visita del tempio organizziamo le scorte di candele e torce elettriche. Ci sono solo dei pannelli solari usati per ricaricare le batterie e per fornire un minimo di illuminazione in occasione di speciali festività buddhiste.
Il tempio della foresta | Gli edifici
Il terreno del tempio è piuttosto esteso, ma, come spesso succede nei templi della foresta “non famosi”, ci sono pochi monaci. In questo caso quattro, compreso l’abate. Ognuno di loro ha un piccolo “bungalow”, molto distanti tra loro. Gli alloggi dei monaci si chiamano kuti’.
Il centro del tempio è costituito dalla Sala Wat dove si svolge il rituale del cibo e dove i monaci accolgono le persone che fanno visita al tempio durante la mattinata.
La Sala Wat comprende una piccola cucina all’aperto sul retro, con una zona dove i monaci si siedono a chiacchierare durante le pause tra i vari momenti di meditazione.
Di fianco c’è l’Ho Trai, la piccola biblioteca di testi buddhisti, che in questo tempio è un piccolo bungalow in legno. Sempre vicino alla Sala Wat ci sono i bagni in comune.
Un edificio importante del tempio della foresta è il Viharn, dove ci sono le statue principali del Buddha; vi si tengono le principali cerimonie buddhiste e le preghiere della mattina e della sera. Vicino al Viharn la “ruota buddhista”, che rappresenta il dharmachakra, il simbolo della religione.
Sulla collina dietro al tempio c’è la Pagoda e la zona riservata alla meditazione notturna.
Il tempio della foresta | La sveglia
Premesso che gli orari possono variare leggermente da tempio a tempio, vediamo come si svolge la giornata.
La sveglia è alle quattro del mattino, con il suono della campana.
Alle cinque ci si ritrova nel Viharn per le preghiere mattutine. Vengono ricordati i sin – precetti – a cui ci si attiene e si svolge la prima sessione di meditazione buddhista che dura fino alle 6.30.
Il tempio della foresta | La questua
Alle sette inizia il bin ta bat – la questua -. Il tempio è molto distante dal paese per cui si va in macchina, guidata dal laico che vive al tempio e che svolge le mansioni di tuttofare.
Mentre camminano per il paese a raccogliere le offerte e a distribuire benedizioni ai fedeli, i monaci sono “in fila” a seconda del periodo di anzianità nel tempio, con l’abate davanti. Questa “gerarchia” si ripete in ogni occasione. I monaci sono sempre accompagnati da uno o più laici che vivono al tempio fissi o per brevi ritiri, che aiutano a trasportare le offerte ricevute. In questo caso, i miei figli e io.
Purtroppo non ho potuto fare foto mentre si camminava per la questua perché avevo le mani impegnate a reggere i cesti con le offerte ricevute. Queste sono le uniche due che sono riuscito a scattare.
Il tempio della foresta | Il rituale del cibo
Si torna al tempio verso le 8.30 e cominciano i preparativi per il rituale del cibo che inizia alle 9. Le offerte vengono poste su vassoi, raggruppate per genere, tipo frutta, bevande, dolci, riso, carne e pesce.
I monaci si siedono con le loro “ciotole” su una “pedana”, dovendo essere seduti ad un livello rialzato rispetto ai laici.
Si passa poi il cibo all’abate, che si serve e lo passa agli altri monaci, sempre seguendo la gerarchia di anzianità nel tempio. Quando l’ultimo monaco si è servito passa il vassoio del cibo a un laico che lo porta in cucina.
Quando tutto il cibo viene servito, iniziano canti e preghiere, relative ai sin – precetti – e al ricordo degli antenati. Mentre vengono recitate le preghiere per gli antenati i laici versano piano dell’acqua in una ciotola. L’acqua viene poi versata su piante o fiori con preghiere rivolte sempre agli antenati.
Quando i monaci cominciano a mangiare, i laici mangiano davanti a loro oppure si ritirano in cucina.
Il tempio della foresta | Riposo e meditazione
Vi è poi un periodo di tempo libero, che può venire dedicato alla meditazione individuale o al riposo. Alle 13 inizia una sessione di meditazione fino alle 15. Dalle 16 alle 17 ci si dedica alle pulizie, compreso lo spazzare le foglie nel terreno del tempio.
Alle 17 suona di nuovo la campana. La sessione serale di preghiere e meditazione comincia alle 18 nel Viharn e dura fino alle 20.30.
Alle 21 inizia poi la sessione notturna presso lo spazio apposito sulla collina, vicino alla pagoda. Questa sessione non ha durata fissa, ma dura minimo fino alle 23.
Il tempio della foresta | Libri in italiano
Per approfondimenti sulla tradizione thailandese dei templi della foresta e sulla meditazione buddhista si trovano molti libri in italiano. Tra i monaci della foresta più importanti tradotti in italiano ci sono Ajahn Chah, il suo discepolo statunitense Ajahn Sumedho e Buddhadāsa Bhikkhu.