Chi è il pedalatore più pigro tra voi due?
Direi che nessuno dei due è pigro. Semplicemente Riccardo fa più fatica ad alzarsi dal letto. Dove possibile, comunque, studiamo degli itinerari che ci motivino, quindi la pigrizia è sempre sopraffatta dalla curiosità.
La difficoltà più grossa incontrata durante il vostro viaggio in bicicletta?
La prima parte di India è stata un po’ dura da digerire, sotto tanti punti di vista: non ci siamo trovati bene con gli indiani, le condizioni igieniche erano davvero scarse e pedalare nel loro traffico frenetico e rumorosissimo ci innervosiva. A fine giornata ci rendevamo conto che il cicloturismo in India non ci rendeva felici, allora abbiamo fatto un cambio di programma rispetto al tracciato iniziale e siamo saliti in Nepal, dove abbiamo ritrovato il piacere del viaggio in bicicletta. Grosse difficoltà, comunque, non ne abbiamo mai incontrate.
La difficoltà che “non” avete avuto?
Temevamo che potesse essere complicato trovare, ogni tre giorni, un freezer in cui congelare gli elementi che tengono al fresco l’insulina di Chiara, invece finora tutto è andato liscio e le medicine non sospettano neanche dei 40°C esterni della Thailandia.
Il paese che vi è piaciuto di più?
Dopo quasi 2000 km pedalati nel Nord e Nord-Est della Thailandia dobbiamo ammettere che questa zona si presta particolarmente al cicloturismo. Paesaggi stupendi, un po’ di montagna, ma senza ammazzarsi, ottime strutture, buon cibo e fantastica ospitalità. Pedalare lontani dalle rotte più turistiche è stata un’esperienza meravigliosa.
Anche il Nepal e l’Iran ci hanno lasciati molto affascinati con le loro cime maestose e popoli calorosissimi, non abituati al passaggio di turisti.
L’incontro più bello?
L’Iran è stato il paese che più ci ha stupiti da questo punto di vista, un’ospitalità mai conosciuta prima. Specialmente in Kurdistan. Le persone ci si radunavano attorno appena smettevamo di pedalare per invitarci nelle loro case, allestendo incredibili banchetti a cui partecipava tutto il parentado; ci offrivano frutta, bibite e dolci dal finestrino delle loro auto e ci facevano accostare per un selfie insieme. Ci si è stretto il cuore quando qualcuno di loro ci ha chiesto di raccontare a casa che non sono terroristi.
Problemi con il cibo per il diabete?
Sicuramente la Thailandia, che prima abbiamo elogiato tanto, vince il primato per i piatti più zuccherati di tutto il nostro percorso. Le glicemie di Chiara dopo i pasti salgono rapidamente come non era mai successo prima. Osservando la preparazione dei piatti ci siamo accorti che moltissime ricette prevedono un cucchiaio abbondante di zucchero di canna. Ci troviamo spesso a supervisionare la preparazione delle papaya salad per essere sicuri che non abusino dei carboidrati.
Viaggio in bicicletta | For a piece of cake
Sul sito di Riccardo e Chiara – www.forapieceofcake.com – potete seguire il racconto di un viaggio in bicicletta “a cavallo tra spazio e storia, da Cesena a Singapore, pedalando in totale autonomia. Pedaleremo per oltre 18000 km verso est, fin dove c’è terra, per una fetta di torta“. Questa la loro pagina facebook
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